Su Fogu de Sant'Antoni. Anche Bidonì, piccolo comune del Barigadu, celebra la Festa di Sant'Antonio Abate con il tradizionale fuoco attorno a cui il paese si riunisce per fare festa insieme.
Sant'Antonio Abate, patrono della pastorizia e dell’agricoltura, è il santo legato alla leggenda che lo vede errare, insieme al maialino che l’accompagna nella diffusa iconografia, nei gironi infernali per salvare le anime dei dannati.
n una di queste occasioni il Santo, approfittando del disordine creato dal fido animale, riuscì a rubare una scintilla di fuoco, nascondendola dentro un tronco cavo, portandolo così agli uomini che non ne conoscevano l’esistenza. Una leggenda che fa subito venire alla mente il mito pagano di Prometeo e che si lega, di fatto, alla necessità di celebrare l’inizio dell’anno agricolo (che secondo i vecchi trattati di agricoltura inizierebbe il 17 gennaio per concludersi l’11 novembre) andandosi così a propiziare un buon raccolto.
"Panizzeddu Panizzeddu non este a mimmi ma este a su cazzeddu", questa filastrocca veniva cantata dai bambini che durante la festa chiedevano un dolce per loro. Nella tradizione del piccolo centro del Barigadu in occasione di questo evento i bambini bussavano per le case del centro abitato chiedendo "Su Panizzeddu", dolce tipico fatto di saba mandorle e noci.
Su Fogu de Sant'Antoni a Bidonì
Si inizia alle 14,30 con l'accensione del fuoco a seguire tanto buon vino con tutti i festanti, per i più piccoli alle 16.00 presso la sala consigliare il Mago Brullas.
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Ultima modifica 12/01/2017 ore 11:17